Molto particolare l’Assunta vissuta dalla comunità a Gradisca d’Isonzo, al di là dell’immancabile invasione di gente proveniente da tutta la Regione per il tradizionale mercato, la chiesa di Santo Spirito ha raccolto in cinque celebrazioni i tanti fedeli che non sono voluti mancare all’appuntamento religioso che celebra il dogma dell’Assunta del 1950 illustrato dalla grande pala della pittrice Emma Galli sul soffitto della navata del tempio.
Nelle diverse Messe si è pregato, come richiesto dal Papa e dai Vescovi italiani, per le tante situazioni di guerra presenti nel mondo dall’Iraq alla Nigeria e al dramma della persecuzione e dell’esodo dei cristiani. Don Maurizio ha interpretato quel «Noi non possiamo tacere» espresso dal comunicato dei vescovi italiani in modo molto forte, facendo delle omelie della giornata come un mosaico di citazioni del messaggio stesso e delle forti parole pronunciate da Papa Francesco negli ultimi tempi. La gloria dei martiri risplende su di voi: “Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con Lui”. Così ha esordito citando il Papa, e ha continuato, sono parole che vorremmo potessero scuotere anche questa nostra Europa, distratta ed indifferente, cieca e muta davanti alle persecuzioni di cui oggi sono vittime centinaia di migliaia di cristiani. “Un autentico Calvario accomuna i battezzati in Paesi come Iraq e Nigeria, dove sono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di attacchi continui da parte di gruppi terroristici; scacciati dalle loro case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono l’umiliazione gratuita dell’emarginazione e dell’esilio fino all’uccisione. Anche nelle preghiere sono tati ricordati questi fratelli che forti nella fede stanno dando una testimonianza da far tremare i polsi, come del resto la chiesa Coreana, svelata nel recente viaggio apostolico da Papa Francesco.
A conclusione della giornata la solenne celebrazione Eucaristica, accompagnata dal canto del nuovo coro “sacri Cantores Theresiani”, presieduta dal parroco di Farra d’Isonzo don Stefano Goina e la processione permessa da un incredibile cambiamento del tempo, da un clima sostanzialmente autunnale e piovoso della mattinata, ad una serata tersa, baciata dal sole.
Al termine della processione il celebrante ha proclamato una bella preghiera a Maria di Papa Francesco, mentre gli scampanotadôrs facevano letteralmente cantare i sacri bronzi da una torre campanaria da loro pavesata a festa come non mai.
Preghiera
Maria, Madre del silenzio, di Papa Francesco
Madre del silenzio, che custodisce il mistero di Dio,
liberaci dall'idolatria del presente, a cui si condanna chi dimentica.
Purifica gli occhi dei Pastori con il collirio della memoria:
torneremo alla freschezza delle origini, per una Chiesa orante e penitente.
Madre della bellezza, che fiorisce dalla fedeltà al lavoro quotidiano, destaci dal torpore della pigrizia, della meschinità e del disfattismo.
Rivesti i Pastori di quella compassione che unifica e integra: scopriremo la gioia di una Chiesa serva, umile e fraterna.
Madre della tenerezza, che avvolge di pazienza e di misericordia, aiutaci a bruciare tristezze, impazienze e rigidità di chi non conosce appartenenza.
Intercedi presso tuo Figlio perché siano agili le nostre mani, i nostri piedi e i nostri cuori: edificheremo la Chiesa con la verità nella carità.
Madre, saremo il Popolo di Dio, pellegrinante verso il Regno. Amen.