La cittadina della Fortezza non sarà piu' la stessa. Ha perso infatti un pezzo della sua anima, la figura che per decenni aveva saputo raccontarla da diverse angolazioni e viverla da protagonista. Con la precisione dello storico, con l'obbiettività del cronista, con il sentimento dello scrittore. Ma soprattutto con il senso di responsabilità dell'amministratore coscienzoso e la generosità innata di chi ha fatto del volontariato, quello vero e dinsinteressato, una ragione di vita. Gradisca saluta Luciano Alberton.
L'ex assessore comunale, storiografo e giornalista è morto ad un mese dai suoi 78 anni, che avrebbe compiuto il 12 dicembre. Da tempo lottava con la malattia. Uomo dalla profonda coscienza europeista, l'uomo si è spento in terra d'Ungheria, altro grande amore della sua vita, ove viveva con la moglie Caterina, insegnante del locale ginnasio. Da alcuni anni si divideva fra la terra magiara – nella residenza di Ibrany, non lontano da Romania e Ucraina - e le sue Gradisca e Sagrado, dove ritornava frequentemente per seguire i suoi mille progetti editoriali e dove vive l'amata figlia Serena. Due località a Nordest, due punti di confine e dunque d'incontro che lui, affamato di conoscenza e relazioni, ha vissuto pienamente. E ha contribuito ad avvicinare, favorendo il gemellaggio fra le due localita' e lo scambio fra gli studenti. Classe 1936, Luciano Alberton è stato uno dei più eminenti studiosi di storia locale (e certo non soltanto) della nostra provincia. Diplomato all'Istituto magistrale, ha dedicato all'insegnamento 35 anni, la maggior parte dei quali alla scuola elementare a tempo pieno di Sagrado. La sua formazione sociale e politica si deve però anche al ricreatorio Coassini. Attivo nell'associazione cattolica, è stato fra i fondatori nel 1954 della Torriana, di cui ha ricoperto l'incarico di segretario, di tecnico del calcio giovanile, di atleta, e di responsabile delle innumerevoli attività ricreative. Attivo sin da giovanissimo nell'allora Dc, ne è stato anche segretario di sezione. Per 10 anni è stato membro del Consiglio di amministrazione della sempre rimpianta Azienda di soggiorno e turismo di Gradisca-Redipuglia per la quale è stato in particolare un prezioso motore di eventi dall'enorme ricaduta culturale, turistica ed economica: il Gran Premio Noè, il Concorso Ippico, il coordinamento delle attività all'enoteca regionale “La Serenissima”. Alberton, carattere introverso ma al tempo stesso carismatico e coinvolgente, ha vissuto anche dei dolori profondi.
La prematura scomparsa della primogenita Susanna e della prima moglie Bruna Sartori sono due ferite che portava nel cuore.
E'stato anche un  nostro collega e un modello di obbiettività, puntualità e correttezza, pilastri che dovrebbero contraddistinguere sempre il  difficile incarico del cronista locale. Ha collaborato per il Piccolo dal '67 a metà anni Novanta. Alberton si è dedicato alla politica attiva come assessore esterno di due giunte guidate dal sindaco Fabris: dal '95 al '99 e – riconfermato dagli elettori – dal 1999 al 2004, quando ha ritenuto di porre fine al suo impegno diretto. A lui si deve l'inserimento della città nell'esclusivo circuito dei Borghi piu' Belli d'Italia.
Ha collaborato attivamente con svariate associazioni, fra cui il Centro di ricerca storica “Gasparini”, la Pro Loco, l'Advs e tante altre.
Innumerevoli le pubblicazioni sugli eventi della storia locale, sugli edifici di culto della cittadina – stava lavorando con l'amico di sempre e compagno di ricerche Vinicio Tomadin alla storia della chiesa del Mercaduzzo - sulle associazioni e i personaggi gradiscani che hanno lasciato un segno nella storia con la “s” maiuscola o in quella della comunità. Le ultime pubblicazioni erano state quelle sulla chiesa dell'Addolorata e sui borghi della cittadina. Notevole anche il suo lavoro di ricerca sull'Ebraismo – la sua opera di maggiore rilievo è probabilmente il saggio “Viaggio nella Shoah.
La Polonia della Soluzione Finale” del 2007, e il suo impegno nel tramandare ai giovani l'orrore per l'Olocausto e per il delirio nazifascista.
Nella sua ultima intervista ci aveva confidato di sognare una Gradisca che si riappropriasse del suo ruolo e della sua identità.
l.m.

Venerdì 14 novembre alle ore 17.30 in Duomo Santo Rosario e  Santa Messa in suffragio di Luciano Alberton nell'attesa dei funerali e  del rientro delle ceneri dall'Ungheria.
Salutiamo in Luciano un grande ed appassionato cultore della storia gradiscana al quale la parrocchia diede il riconoscimento San Valeriano 2010.

Ricordiamo in questa GALLERIA FOTOGRAFICA quei momenti.