PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI DON JOSEF TOUFAR ED ESECUZIONE DELLO STABAT MATER DI PERGOLESI IN DUOMO
Dicembre 1949. Sulla collina di Číhošt’, un piccolo villaggio della Vysocina (Repubblica Ceca), il parroco don Josef Toufar è immerso nella preparazione dell’omelia. Dopo 8 mesi Josef Toufar si è perfettamente ambientato nella nuova parrocchia. Dice che Číhošt’ è in montagna e lui non si troverebbe bene altrove e che è profondamente grato per la sua vocazione. Nonostante i tentacoli del potere comunista inizino lentamente a insinuarsi nella società, il quarantaseienne sacerdote non se ne cura e comincia a rinnovare la parrocchia. Sistema i dintorni della chiesa e della canonica, pianta alberi da frutto, inserisce nell’attività credenti e non, comunisti e popolari, giovani e anziani, organizza conferenze e corsi di ballo, insegna a scuola e va a Praga a chiedere la pensione per i vecchi.
Domenica 11 dicembre 1949: la croce della chiesetta si muove durante la messa.
Don Toufar viene accusato di aver inscenato il “miracolo” ed è arrestato dalla Polizia segreta cecoslovacca.
Fin da bambino aveva desiderato diventare sacerdote, a servizio di Dio e degli uomini.
Morirà il 25 febbraio 1950 in seguito alle torture subite per aver voluto testimoniare fino in fondo la sua fedeltà a Cristo e alla Chiesa cattolica.
In seguito alla pubblicazione del libro Come se dovessimo morire oggi, la Chiesa ceca ne ha avviato la causa di beatificazione.