Nella cornice di Studena Bassa si è svolto il campo scout del Gradisca 1°, un campo ambientato nel mondo dei super eroi che i ragazzi conoscono tramite i fumetti e i films e che giorno dopo giorno li hanno condotti a interrogarsi, da una parte su chi sono oggi questi personaggi, dall’altra, nell’intravedere la possibilità di esserlo noi nel nostro quotidiano. Vivere il Vangelo, vivere l’amore, ha ricordato più volte e anche personalmente l’assistente don Maurizio, oggi non è facile, ha quasi uno spessore di eroicità, ma è l’unica strada che profuma la nostra vita di senso, di quella felicità che Baden Pawel menziona in tante sue frasi famose. Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. La felicità non viene stando seduti ad aspettarla. L’unico vero successo è la felicità. La felicità è il risultato di un lavoro attivo. Comunque noi non siamo chiamati ad essere eroi o super eroi, ma a seminare amore, servizio, semplicità, quelli che sono i valori scout nel nostro quotidiano, come del resto ha voluto vivere Gesù. Bisogna dire che l’unità dei capi reparto e dei giovani aiuti del Clan, unitamente ai boss della Cambusa, “i Travaini”, hanno dato al campo quel la che ha permesso di trasformarlo in un’esperienza educativa e arricchente. La presenza per un giorno del resto del Clan che si è così compattato al completo, ha offerto ai ragazzi delle squadriglie la visione di uno scoutismo che è fatto anche per giovani e adulti, che è progressione personale. I più grandi hanno poi vissuto l’esperienza di andare da soli alla Malga Rio Secco, oltre i mille metri per assaporare quel passaggio non lontano che li porterà alla branca superiore ossia al Noviziato.