La chiesetta, che si trova lungo la via degli Eroi, è una cappella gentilizia del 18° secolo, appartenuta alla nobile famiglia Baselli.
E' conosciuta come chiesetta di Gerusalemme, ma è anche comunemente denominata "Glesia di Rosolen". Diverse interpretazioni cercano di spiegare tali denominazioni: il nome Rosolen potrebbe derivare da una storpiatura di "rosario", popolarmente recitato in onore della Vergine, ma potrebbe anche far riferimento ad una lontana denominazione del borgo in cui la chiesetta si trova, abitato in tempi lontani dalla famiglia Rosolen. Peraltro, negli atti pubblici, il borgo Rosolen, fu trascritto come borgo Gerusalemme, per renderlo più altisonante, ma sicuramente senza alcun fondamento storico-toponomastico.
L'originaria cappella era rivolta con l'abside ad oriente, ma i limiti confinari con un'altra proprietà, imposero una variazione dell'orientamento. Fu edificata allora una nuova aula, che andava ad occupare parte dell'importante strada diretta verso il vicino paese di Sagrado, dando origine ad una sorta di strozzatura nella via di comunicazione.
Ora la chiesetta presenta due corpi ottagonali, divisi all'interno da un arco; l'altare si trova nel vano più piccolo e la sacrestia è ricavata dalla vecchia aula. Una cornice di pietra carsica evidenzia una lunetta originale, mentre le altre finestre sono segnate dalla semplice muratura.
L'arco monolitico di pietra, che funge da campaniletto, è disposto in senso longitudinale rispetto alla chiesa, mentre, in origine, risultava collocato in senso trasversale, rispettando così i canoni previsti dal primitivo orientamento dell'edificio sacro.
(testi di Orianna Furlan)
|