Anche la chiesa, da oggi spoglia, davvero sembra invitarci a spogliare il nostro cuore, a lasciarcelo spogliare da tante cose … inutili e pesanti, per lasciarci rivestire di Lui. Mercoledì abbiamo iniziato la Quaresima con il rito delle Ceneri, abbiamo sentito dirci le parole: "Cambia il cuore e credi al Vangelo".
La meta la conosciamo, è la Pasqua, l’incontro con il Risorto, la Quaresima invece è questo cammino della vita, simboleggiato nei 40 giorni, da farsi non da soli, ma assieme a Gesù, presente nel sacramento, soprattutto della Parola, della Penitenza e dell’Eucaristia, ma non meno nella Comunità. Ecco allora questo tempo, come “luogo” adatto e prezioso per recuperare questi “incontri con Lui” per uscirne indenni dalle prove-tentazioni che la vita ci mette davanti ogni giorno.
Nella nuova traduzione del Padre nostro, che non sappiamo ancora se verrà adottata liturgicamente, leggiamo “e non abbandonarci alla tentazione”, cioè stacci vicino nell’ora della prova, anche Gesù, ce lo dice il Vangelo di oggi non andò da solo nel deserto, ma “fu condotto dallo Spirito nel deserto” e si intende dallo Spirito Santo!
E se la meta di questa vita, di questo cammino, di questo andare è bella, se la nostra vita non è destinata al nulla, ma alla pienezza della vita con il Signore, allora anche il prepararci a questo, la Quaresima, dovrebbe esser segnata in noi dal desiderio; dalla gioia, dalla speranza. Ma questo lo sappiamo a parole, di fatto dobbiamo impararlo nella verità del vivere quotidiano, e allora ecco alcuni strumenti che giustificano questo impegno, questa “fatica di vivere, di apprendere con pazienza e disciplina” il modo per giungervi.
Concretamente se è vero, come dicevano i Corinzi all’apostolo Paolo, “Tutto mi è lecito” (ed è la logica che muove gli uomini oggi) è anche vero che Paolo rispondeva: “Ma non tutto giova”. Ecco il fondamento di dare tempo al Signore, di incontrarlo. Particolarmente nell’ascolto della Parola, e sottolineo l’incontro del giovedì, nel vivere in modo pieno l’Eucaristia, venendo in chiesa 5 minuti prima dell’inizio della Messa, nell’accostaci al sacramento della Riconciliazione senza aspettare Pasqua o chissà che evento della vita.
Domenica scorsa, come lo scorso anno, ho avuto la grazia di vedere tutti i fidanzati, accostarsi con me alla confessione a Castelmonte, nel vivere la carità e qui ci sono tante forme, (la Banca del tempo, farsi volontari al centro di ascolto Caritas, nella pulizia e decoro delle nostre Chiese, in diverse forme di volontariato, nell’impegno missionario).
Il Signore ci aiuti tutti a tradurre le parole nella Parola, a dare spessore al termine “Quaresima”.
don Maurizio