"E' risorto dal sepolcro il Signore, che per noi fu appeso alla croce. Alleluia!". "Questo annuncio è il fondamento della speranza dell'umanità. Se infatti Cristo non fosse risorto, non solo sarebbe vana la nostra fede, ma vana sarebbe anche la nostra speranza, perché il male e la morte ci terrebbero tutti in ostaggio". "'Pace a voi!' Questo è il primo saluto del Risorto ai discepoli; saluto che quest'oggi ripete al mondo intero. O Buona Novella tanto attesa e desiderata! O annuncio consolante per chi è oppresso sotto il peso del peccato e delle sue molteplici strutture! Per tutti, specialmente per i piccoli e i poveri, proclamiamo oggi la speranza della pace, della pace vera, fondata sui solidi pilastri dell'amore e della giustizia, della verità e della libertà". Questo messaggio di Papa Giovanni Paolo II per la Santa Pasqua del 2003 è attualissimo per questa nostra Pasqua, segnata da tanti drammi, sofferenze e guerre. Ci sentiamo infatti come in ostaggio di eventi più grandi di noi, da ciò che è successo in Giappone, che sappiamo essere più vicino di quanto possa sembrare, a quanto avviene sulle nostre coste, una specie di invasione di situazioni e drammi umani causati da tirannie e dal precipitarsi di scelte chiuse dentro logiche di forza. Sentiamo forte l’oppressione del male, del peccato, ma abbiamo la certezza che Dio avrà l’ultima parola, che la forza e la luce della Risurrezione di Gesù Cristo si dimostreranno più forti, che la logica dell’amore vince l’odio. In questa Pasqua, più che mai, stringiamoci al Signore Gesù, crocefisso e risorto, riceviamo da lui quella speranza e quella forza per dire ancora il nostro sì a Dio, alla vita, all’uomo redento ma che aspetta ancora, anche da noi, segni di liberazione
Un augurio di pace a tutti!
Parroco, diaconi e Consiglio Pastorale