L’ottavo giorno il Signore ritorna in mezzo ai suoi discepoli per rivelare ancora una volta la sua grande misericordia, per farli partecipi della sua grazia e della sua gioia, della letizia della Pasqua. Viene per incontrare in Tommaso un’umanità ancora incredula … Oggi il Signore viene per noi! per gli stessi motivi, ma ci porta un dono in più, la certezza di fede che abbiamo e avremo in Giovanni Paolo II un grande intercessore, la gioia oggi è grande non solo perché sale agli onori degli altari, ma perché possiamo veder compiersi un desiderio invocato da molti, per il semplice fatto che in lui abbiamo visto compiersi “le grandi opere del Signore”. Così commentava Giovanni Paolo II nel 2000 a Tor Vergata, al famoso incontro dei giovani per l’anno santo, questo passo del Vangelo. Cristo disse a Tommaso:
"Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno" (Gv 20, 29).
Ogni essere umano ha dentro di sé qualcosa dell'apostolo Tommaso. E' tentato dall'incredulità e pone le domande di fondo: E' vero che c'è Dio? E' vero che il mondo è stato creato da Lui? E' vero che il Figlio di Dio si è fatto uomo, è morto ed è risorto? La risposta si impone insieme con l'esperienza che la persona fa della Sua presenza.
Occorre aprire gli occhi e il cuore alla luce dello Spirito Santo. Allora parleranno a ciascuno le ferite aperte di Cristo risorto:
"Perché mi hai veduto, hai creduto; beati quelli che pur non avendo visto crederanno".
E continuava … Cari giovani, è difficile credere in un mondo così? Nel Duemila è difficile credere? Sì! E' difficile. Non è il caso di nasconderlo. E' difficile, ma con l'aiuto della grazia è possibile, come Gesù spiegò a Pietro: "Né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli" (Mt 16,17).
don Maurizio