Carissimi per un disegno della Provvidenza, possiamo ben dire che Pietro, non quello riportato oggi nella Parola di Dio, ma il Pietro vivente, BENEDETTO XVI, pellegrino nelle nostre terre, ci ripete con forza lo stesso annuncio sentito nel libro degli Atti degli Apostoli: Pietro … si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni., consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni».
E nella sua lettera continua, perché:..:” Voi sapete … che foste liberati con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.”
È questa l’esperienza che fanno i due discepoli di Emmaus, anch’essi tornano a casa scoraggiati dalla fine di Gesù, potremmo dire dalla vita, anzi scappano da Gerusalemme (luogo della presenza di Dio) ) e non solo degli eventi pasquali, come noi spesso scappiamo da Dio, dalle sue chiamate, dal sogno che Egli ha su di noi.
E di che cosa parlano, quali sono i loro discorsi, potremmo dire qual’è la loro vita … ricordi, nostalgie, parlano delle loro disgrazie, sono tristi, si scoraggiano a vicenda …
Gesù entra dentro questa loro vita ferita, di sofferenza, di rassegnazione, non dice loro: “Eh! Sì povero quel Gesù abbandonato da tutti, ma non è che anche voi avete qualche responsabilità?” No! Gesù li apre alla conoscenza delle Scritture, cioè va veder loro la storia con gli occhi di Dio, con positività, dalla prospettiva del cielo! Diamo il benvenuto al Santo Padre Benedetto XVI con le parole evangeliche "Benedetto Colui che viene nel nome del Signore" che per una felice corrispondenza lega il suo nome all’augurio. Benedetto XVI viene nelle terre di San Marco, ma anche di Ermagora e dei grande santi e martiri aquileiesi. Possa davvero ridare speranza e fiducia a questa terra che vive la rassegnazione di un tempo difficile, si accosti a noi tutti come fece Gesù con i due discepoli di Emmaus, riscaldi il nostro cuore e ci apra al futuro non delle parole o dei silenzi, ma dell’eloquenza dei segni.
don Maurizio