Oggi nel brano evangelico Gesù parla ai discepoli dello Spirito Santo usando il termine di Paraclito che significa ora consolatore, ora difensore, oppure le due cose insieme.
Nell'Antico Testamento, Dio è il grande consolatore del suo popolo. Questo "Dio della consolazione" (Rom 15, 4), si è "incarnato" in Gesù Cristo che si definisce infatti il primo consolatore o Paraclito (Gv 14, 15).
Lo Spirito Santo, essendo colui che continua l'opera di Cristo e che la porta a compimento non poteva non definirsi, anche lui, Consolatore, "il Consolatore che rimarrà con voi per sempre", come lo chiama.
Ormai nella prospettiva della Pentecoste siamo chiamati a prepararci al dono dello spirito che ci sarà anticipato domenica prossima con la festa della Confermazione per i nostri ragazzi.
Ma non possiamo fermarci a contemplare l’avvenimento accaduto duemila anni fa, o stupirci per il dono dello Spirito che si ripete anno dopo anno sui nostri giovani e che spesso purtroppo segna anche l’abbandono della vita religiosa, dobbiamo in qualche modo diventare noi stessi dei paracliti, cioè consolatori, difensori … degli altri!
E il dono dello Spirito è grande perché ci rende capaci di consolare gli altri, di aprire alla speranza.
Questo dando ancora una volta centralità nella vita alla Parola di Dio, perché questa è la vera consolazione, la "consolazione che viene dalle Scritture", capace di "tener viva la speranza" (cfr. Rom 15,4).
E’ bella l’immagine che usa Gesù nel Vangelo: «Non vi lascerò orfani». Orfano è parola legata all'esperienza della morte e della separazione, ma Gesù è enfasi della nascita e della comunione. In alte parole non siamo più soli! Dio è con noi, per questo possiamo fare cose grandi, per questo se accogliamo questo annuncio possiamo provare la gioia, anzi come dice il brano degli Atti una grande gioia “E vi fu grande gioia in quella città.”
Con il primo giugno inizieremo la Tredicina in preparazione alla festa di San Antonio di Padova, anzi questa domenica già anticipiamo la festa accogliendo il dono prezioso della nuova statua che la Comunità del Santo di Padova ci fa attraverso la persona del suo Rettore Padre Enzo.
San Antonio si è lasciato riempire dallo Spirito Santo, si è fatto paraclito dei poveri e degli ultimi, ha trovato questa forza nella Parola di Dio accolta nella sua vita come avvenimento continuo di grazia e proclamata con coraggio a tutti. Ci aiuti il Santo, nostro patrono, a fare altrettanto, trovando nel vangelo la forza per essere cristiani nuovi.
don Maurizio