«… congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Rimanda cioè ad altri i problemi, scarichiamoci di questo fastidio …non sanno dire altro i discepoli a Gesù, i bisogni del mondo, dell’ umanità sembrano troppo grandi per le nostre possibilità, per il nostro cuore, ma per Gesù non è così!
Anche se ci è possibile dire solo quel «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Importante è partire da una possibilità, aprire mani e cuore o meglio aprirsi alla comunione, ecco questo chiede il Signore, il resto lo farà lui… C’è una frase importante oggi nel Vangelo, “Egli sentì compassione per loro” tutto parte dalla compassione, dal farci finalmente partecipi dell’altro.
Oggi il miracolo sembra non ripetersi perché è venuta meno questa com-passione, l’aprirci alla comunione con l’altro, con i suoi problemi e bisogni. Gesù infatti deve aver davanti, offerto da noi, almeno qualcosa, pochi pani e pochi pesci per compiere l’opera di Dio, la salvezza.
E poi il compito finale, non è di mettere le cose a posto, come a casa sul tavolo, ma raccogliere i pezzi avanzati, il segno che noi riceviamo, abbiamo ricevuto, la grazia, la gioia, il suo amore, la sua parola di vita è così abbondante che ne avanza per chi non c’era a questo banchetto.
Certo come sempre non è facile, viviamo in un mondo in burrasca, come dice l’altra pagina del Vangelo, ogni giorno si alza un forte vento contrario, viviamo dentro “una notte”, un buio esistenziale, ma se ci appoggiamo sulla sua parola che è fedele ce la faremo a camminare anche su queste acque tumultuose, chiediamo al Signore che ci dia una mano!
don Maurizio