La festa dell’Assunta ci richiama il senso ultimo della nostra vita, questa festa è la Pasqua dell’estate, la Pasqua di Maria, il compimento della sua esistenza di fede e di amore.
Sembra quasi prepararci il Vangelo della vigilia, della XX domenica del tempo ordinario, in quella donna cananea che manifesta la sua piccolezza con quel «Signore, aiutami!» c’è quasi l’eco delle parole di Maria :« Eccomi, sono la serva del Signore » anche Maria si fa piccola, bisognosa d’aiuto per capire il mistero e per accogliere l’irrompere di Dio nella sua storia, nella sua vita.
Nell’affermazione di Gesù «Donna, grande è la tua fede!» noi contempliamo un’Altra che chiamerà sempre “Donna”, ammiriamo la fede della Vergine che oggi chiede aiuto per noi, suoi figli, che siamo pure tormentati da un demonio, quello di dare primato alle cose che vediamo, che tocchiamo, che possediamo, lasciando Dio in disparte.
Oggi il mondo vive una vera possessione diabolica che gli toglie il senso ultimo della vita, che lo condanna a una specie di lager come di fatto sembra essere per tanti l’esistenza.
Oggi tra l’altro la Chiesa ricorda il grande San Massimiliano Kolbe, martire di carità, innamorato dell’Immacolata, fondatore della città di Niepokalanov, la città di Maria.
don Maurizio