Anche se i Vangeli non ci dicono molte cose della madre di Gesù, riservatissima anche nelle sue parole…tuttavia gli stessi Vangeli ci lasciano evincere che l’umile donna di Nazareth visse un’ esistenza contrassegnata da gioie grandi e da dolori altrettanto grandi. Questi dolori non sono stati però il prezzo richiesto a Maria da una generica volontà di Dio, o conseguenza della profezia del vecchio Simeone che in un contesto in verità di grande gioia, qual’era la presentazione dei bambini e anche del Bambino Gesù al tempio, disse a Maria parole fortissime, oseremmo dire pesanti: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione, e anche a te una spada trafiggerà l’anima”. (Lc 2,34-35) Dio non ha chiesto a Maria nessun prezzo da pagare per il privilegio unico nella storia del Umanità di diventare la Madre del Signore, ma unicamente il frutto della condivisione piena di Maria della vita e della missione del Figlio; una condivisione che ha coinvolto anche il suo corpo, dal quale il Figlio di Dio ha assunto la nostra umanità, ma anche nel mistero della Passione, fino al colpo finale di lancia sul calvario. Oggi in questa nostra festa tanto cara dell’Addolorata, quasi tocchiamo con mano la serietà, la forza, la verità di quel sì di Maria pronunciato all’Angelo, lì il mistero di Cristo tocca lo spirito e il corpo di Maria, qui, ormai sotto la croce, l’altro mistero tocca allo stesso modo lo spirito ma anche il corpo della Madre! Ci aiuti il Signore per l’intercessione della Vergine sua Madre a credere e vivere queste grandi verità.
don Maurizio