Alla domanda cattiva, come già si evince dalla pagina evangelica …”… per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. ” per metterlo contro qualcuno, Gesù risponde cambiando sapientemente le prospettive, la prima al verbo pagare dal sapore commerciale Gesù risponde con il «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
Rendere , restituire …, certo, lo Stato romano nel caso evangelico, la nostra società nel nostro caso ci offre servizi, mille cose e noi dobbiamo pagarle, ma Dio che cosa ci ha offerto, che cosa ci ha dato, che sia da rendere? Tutto!
Il nostro respiro dipende da Lui e solo da Lui, “chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora alla sua vita?”(Mt 6)
Sulla moneta più preziosa, il nostro cuore c’è solo la sua Immagine, “creati a sua immagine e somiglianza” Ecco allora la domanda:
La si vede o intravede ancora questa immagine o siamo diventati così opachi, dissomiglianti da non sapere più di chi siamo immagine? Se incontrassimo il Signore che ci guarda negli occhi, ritroverebbe ancora in noi la Sua immagine? O la vedrebbe sommersa e sepolta sotto un cumulo di macerie e di idoli, di peccati che hanno occupato il nostro cuore rendendola irriconoscibile?
Tu che leggi, sei l’immagine irripetibile della bellezza di Dio, in te sono nascosti i lineamenti del volto, del cuore di Gesù, è nascosta la capacità della sua bontà, sappilo riconoscerlo e sarai Beato!
don Maurizio