Accogliamo oggi, nelle nostre assemblee liturgiche del giorno del Signore, dopo alcuni giorni di permanenza tra di noi, i nostri amici missionari, padre Mauro, Alessio, suor Diana e suor Gisèle che ringraziamo di vero cuore per tutto ciò che ci hanno detto, testimoniato, ma soprattutto per aver condiviso una settimana di vita in Comunità. Anche il Signore è stato generoso con una parola di vita come sempre appropriata, dicendoci che ha compassione di noi, ma che proprio in virtù di questo suo profondo moto del cuore, ci salva, ci guarisce, ci perdona, ci fa “creature nuove”. Forse in questi giorni da una testimonianza, da un dialogo in casa o nei diversi incontri che si sono succeduti in parrocchia abbiamo colto che veramente Dio ha un potere benefico per noi, ma che anche noi ne abbiamo uno:
Quello della fede! E nel lebbroso del Vangelo abbiamo contemplato una fede grande! “E noi? ce l'abbiamo ancora? Crediamo ancora che a Dio nulla è impossibile? Crediamo ancora che abbiamo un Padre che sta nei cieli e si occupa di noi? Chiediamo il suo aiuto e aspettiamo la sua risposta? Il Signore risponde sempre, ma noi siamo ancora capaci di leggere, nel nostro cuore, la sua risposta? Siamo ancora capaci di fare silenzio per ascoltarla? Ecco cosa potrebbe risponderci il Padre nostro che è nei cieli: "Caro figlio che sei sulla terra, sempre così indaffarato, preoccupato, frastornato e scombussolato; ma perché non alzi mai gli occhi al cielo? Non sai che hai un Padre che si occupa di te, ti ama, ti chiama, aspetta solo un tuo cenno? E non sai o non ti ricordi che questo Padre tuo, può tutto, anche l'impossibile, ma non lo può se tu non lo credi possibile? Non sai che hai un potere illimitato nelle tue mani? Che può vincere anche le mie resistenze? Non ti ricordi qual è questo potere? Ebbene te lo dico io: è la preghiera fatta con fede certa e con amore filiale: questa è la tua forza e la mia debolezza. Ti benedico figlio mio e aspetto tue notizie.
Tuo Padre Dio." (W.C.)