Oggi si conclude l’anno liturgico e festeggiando Cristo, Re dell’universo, la liturgia ci vuole dire che alla fine chi troviamo è Lui, Gesù che pazientemente ci aspetta perché ci ama.
Gesù è l’Alfa e l’Omega, come afferma l’Apocalisse nella seconda lettura, è il principio e la fine di tutte le cose: in una parola è il Re dell’universo.
Ma che cosa significa quest’ immagine con la quale oggi la liturgia festeggia Gesù?
Nella prima lettura, il profeta Daniele parla di un figlio di uomo al quale Dio darà ogni potere e tutti i popoli nazioni e lingue lo serviranno. Questa profezia si realizza in Gesù: Proprio quel bambino uguale agli altri che a Nazareth tutti vedevano come uno dei tanti … eppure ha un destino diverso, ha un compito grande, ha un cuore unico, immenso, Egli darà la vita per l’umanità e ha coscienza di essere il Re, seppur povero, il Re profetizzato e atteso, e lo testimonia chiaramente a Pilato, come leggiamo nella pagina evangelica, ma precisa anche che il suo Regno non ha origine da questo mondo, ma da Dio. La sua regalità non ha nulla da condividere con quella del mondo … Gesù è Re in senso religioso: Egli è Re in quanto testimone della Verità, ossia in quanto rivelatore definitivo di Dio e del suo disegno di salvezza. Gesù è Re in quanto egli è la misura, la norma, il criterio e la sorgente della nostra storia, della storia dell’universo.
Ciascuno di noi esamini se stesso, per verificare se davvero “Cristo è il suo Re”, ossia se davvero Egli è la misura, la norma, il criterio della sua vita. Chiediamoci se davvero Gesù è il Signore della nostra vita e se la nostra vita rende testimonianza coerente alla signoria di Gesù sulla terra, e sui rapporti di amore e di verità tra gli uomini.
Leggiamo nel Vangelo che “In quel tempo, Pilato disse a Gesù:” «Sei tu il re dei Giudei?». Questa domanda gliela dobbiamo fare anche noi, aggiungendo come dicevo se anche per noi, per me è davvero il mio Re, cioè la persona più importante alla quale chiedo – leggendo il suo Vangelo e non solo- consiglio per le mie scelte … Questa domanda se la fa anche il Papa nel suo ultimo libro appena uscito "L'infanzia di Gesù". Per certi versi, come scrive l’autore nella prefazione, si tratta di un libricino. Eppure quelle 150 pagine sull’infanzia di Gesù sono destinate a fare luce sulla nascita di una delle figure più misteriose della storia. Chi era davvero Gesù? Cosa vuole dire a tutti noi? Ha qualcosa a che fare con la nostra vita quotidiana? E il primo capitolo non poteva aprirsi se non con la domanda di Pilato udita oggi nel Vangelo: «Da dove vieni?»
Viene dal Padre ma anche dalla nostra Umanità, in comunione strettissima con il Padre ma solidale con noi fino alla fine … forse vale davvero la pena di conoscerlo di più, certo a partire dal Vangelo ma perché no? Anche da questo libro … che “per amore a Lui” il papa anziano si è apprestato a scrivere e a donare a tutta la Chiesa.
don Maurizio