Una quaresima unica, storica, stiamo vivendo, una quaresima che ci vede in preghiera per accogliere il nuovo successore dell’apostolo Pietro dopo che papa Benedetto, possiamo ben dire “il Grande” ha concretizzato, ha gettato una luce su quest’anno della Fede, ricordando a noi tutti – con forza e umiltà - che è Cristo a guidare la Chiesa, la quale non è possesso né del Papa né di nessun altro. Una quaresima che il Papa ha illuminato chiedendo a tutti di ritornare all’essenziale, ad una trasparente fiducia-fede in Dio, però convertendoci. Ed è ciò a cui ci chiama oggi la pagina evangelica. Gesù da profeta prende lo spunto dalla storia contemporanea per rileggerla con il criterio dei segni dei tempi, così dobbiamo fare anche noi, anche dagli eventi storici di questi ultimi giorni che vogliono parlare prima di tutto alla chiesa al mondo dei credenti.
Dobbiamo essere, come ha ricordato all’ultima udienza Papa Benedetto quella Chiesa viva, giovane (che stava davanti ai suoi occhi con quei 150 mila fedeli che gremivano la piazza) Una Chiesa che proclama la bontà e la vicinanza di Dio all’uomo, che sa parlare con rispetto e dolcezza anche sul tema e sugli eventi di dolore e quanti ce ne sono in questo nostro tempo …
Convertirsi significa cambiare mentalità, ridefinire il proprio posto nella Comunità come persone impegnate in prima persona, non vedere la chiesa come una stazione di servizio o come uno spazio per avere “immagine” per fare carriera …
Quanta sapienza autorevole e credibile abbiamo ricevuto in questi giorni, portiamo nei cuori in questo nostro cammino quaresimale questa grazia, per giungere a una Pasqua di vita e di Risurrezione, dove gioire non solo perché avremo un nuovo Papa, ma noi potremo avere un nuovo cuore.
La Vergine del Lussari ci custodisca e ci benedica!
Don Maurizio