Ormai ci incamminiamo verso la conclusione del tempo pasquale, domenica prossima celebreremo l’Ascensione e Gesù anche oggi nel Vangelo ci parla del comandamento dell’amore, o meglio ci dice che accoglierlo avrà come conseguenza che il Padre e il Figlio verranno ad abitare presso di noi, e verrà anche lo Spirito Santo per ricordarci tutto e spiegarcelo. Pertanto è importante imparare a riconoscere questo Dio che si fa presente, ascoltare cioé questo Maestro interiore, pur confondendosi a volte la sua voce con tante altre. Per riconoscerla possiamo dire che è quella che ci da pace, come ricorda Gesù nel Vangelo: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.” Per riconoscerla diciamo che è quella che mi dà pace, promessa che Gesù ci fa quando dice: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace."
Ma il messaggio fondamentale è che Dio ci ama, Dio ti ama! E in fatti troviamo ancora scritto nella pagina di Giovanni “… il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Ed è nella Chiesa che facciamo esperienza di questa bellezza, pace, grazia, di questo amore, una chiesa che è anzitutto mistero, creatura di Dio, come ricorda il libro dell’Apocalisse: ” e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio.” Ce lo ha ricordato in questi giorni in una delle sue semplici ma preziose omelie mattutine, Papa Francesco: “La Chiesa non è un’organizzazione burocratica, è una storia di amore” E proseguiva: “… e allora, si vede che la Chiesa incomincia là, nel cuore del Padre, che ha avuto questa idea … Non so se ha avuto un’idea, il Padre: il Padre ha avuto amore. E ha incominciato questa storia di amore, questa storia di amore tanto lunga nei tempi e che ancora non è finita. Noi, donne e uomini di Chiesa, siamo in mezzo ad una storia d’amore: ognuno di noi è un anello in questa catena d’amore. E se non capiamo questo, non capiamo nulla di cosa sia la Chiesa. La tentazione è quella di far crescere la Chiesa senza percorrere la strada dell’amore.“ E concludeva, “e la Chiesa è Madre e noi siamo in mezzo ad una storia d’amore che va avanti con la forza dello Spirito Santo e noi, tutti insieme, siamo una famiglia nella Chiesa che è la nostra Madre”. Questa Chiesa, mistero di grazia, non “stazione di servizi” si farà in queste prossime domeniche tramite del dono di Cristo ai nostri bambini, la Riconciliazione e l’Eucaristia. Raccomandiamo i nostri piccoli a Maria, in questo mese di maggio, con la nostra preghiera.
don Maurizio