Ritorna, come ogni anno l’appuntamento settembrino con la festa dell’Addolorata, l’icona più vera di Maria, dove tocchiamo con mano che davvero non le è stato risparmiato nulla nella vita, non si è considerata privilegiata, ma ha assunto tutti i dolori che hanno segnato la vita del Figlio per conformarsi a Lui nel cammino dell’essere anzitutto discepola di Gesù.
Mentre l’antifona della Messa dell’ Addolorata, la famosa frase che il vecchio Simeone disse a Maria: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione, e anche a te una spada trafiggerà l'anima», ci spiegano il significato dell’ iconografia delle spade nel cuore di Maria … La preghiera di colletta ci illustra cosa significa per noi “Chiesa” questa memoria mariana. Abbiamo pregato:”
O Padre, che accanto al tuo Figlio, innalzato sulla croce, hai voluto presente la sua Madre Addolorata: fa' che la santa Chiesa, associata con lei alla passione del Cristo, partecipi alla gloria della risurrezione.
Maria presso la croce fa parte del progetto di Dio, non è solo il normale sentimento della madre, ma volontà di Dio, ma il nostro coinvolgimento è in quel “fa' che la santa Chiesa, associata con lei alla passione del Cristo, partecipi alla gloria della risurrezione”
Allora la chiesa è colei che si associa al mistero della passione di Gesù per partecipare alla gloria. La Chiesa è colei che “sta”-dimora sotto la croce. E’ che a immagine di Maria è anch’essa in qualche modo inchiodata … alla sua fede.
E’ vero non ci sono poi moti sotto quella croce, tutti scappano, ma resta lei, la madre, a fare memoria delle parole dell'angelo, accolte molti anni prima. Resta lei a cercare nella memoria e in quei momenti drammatici della Storia del suo Figlio e dell’Umanità i segni della realizzazione della promessa.
In questo nostro tempo, dove grande è la croce sulla quale è crocifissa l’Umanità, i poveri per i cristiani –ci ha detto più volte Papa Francesco - non sono “una categoria sociologica”, ma la “carne di Cristo”. Presso questa croce, presso questa carne noi siamo chiamati a stare, non solo a passare una volta o girarle attorno, guardarla da lontano. Come diceva in proposito don Tonino Bello: Sì è vero ”La croce rimane sempre al centro delle nostre prospettive. Ma noi vi giriamo al largo. Troppo al largo. Maria ci insegna a “stare” e lì sperimentare la salvezza di Dio.
don Maurizio