E’ talmente importante l’incontro di Giovanni Battista con Gesù al Giordano che la liturgia, anche in questa domenica, aggiunge qualche particolare di questo incontro e precisamente la professione di fede di Giovanni.
Il Battista riesce a vedere in questo giovane che è venuto a farsi battezzare qualcosa di più rispetto agli altri. In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele. Giovanni testimoniò dicendo: Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo.
E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Anche per il Battista c’è stato un cammino non facile nella fede, nel riconoscimento di Gesù, certo ancora in Elisabetta sussultò di gioia, ma il Battista dice anche “io non lo conoscevo” Giovanni è il più grande tra i figli di uomo, il più grande tra i profeti, eppure dice che fino a quel momento non l’aveva conosciuto…ha bisogno di convertirsi fino all’ultima domanda che gli farà dal carcere ormai in catene: Sei tu il Messia o dobbiamo aspettare un altro…
Anche noi in questo nuovo anno, seguendo il cammino della liturgia, cercheremo di capire chi è il Signore Gesù per ciascuno di noi, qual’è il Dio che Gesù è venuto a rivelarci.
Chiediamo al Signore il dono dell’umiltà di cuore e l’apertura a conoscerlo di più attraverso la sua Parola.
don Maurizio