Con il segno pregante del mercoledì delle ceneri, abbiamo iniziato il tempo quaresimale, non solo tempo liturgico, ma esistenziale, se raccoglieremo l’invito del profeta Gioele “ Ritornate al Signore, vostro Dio” come anche quello dell’apostolo Paolo “ Lasciatevi riconciliare con Dio”. Siamo invitati a rientrare un po’ in noi stessi per ritrovarci, per vedere se davvero siamo felici, se le cose hanno preso il sopravvento nella nostra vita o se siamo liberi, pur nella difficoltà del momento storico che stiamo vivendo. Il Vangelo di oggi ci invita a cogliere nelle tre tentazioni di cristo, le nostre tentazioni, sì sono sempre le stesse. La prima tentazione è quella di sostituire Dio con delle cose, di sentire i bisogni primari, il cibo, il vestito, la casa, il lavoro, l’amicizia, che sono veri, come assoluti, perdendo così la propria libertà. La seconda tentazione è quella del potere, del successo.
Proprio perché l'uomo è debole, egli si sente protetto quando può affermare un potere che dipenda da lui; quella fame dell’avere umiliando chi non ha, facendosi beffe del Dio creatore. Infine c’è anche la tentazione del potere religioso, fatto però di una religione vuota, di facciata, spettacolare, che tenta la signoria di Dio.
L'atteggiamento di Gesù rispetto a queste è di fidarsi ancora di Dio, della sua Parola, delle sue promesse. Di non prestar voce o fianco all’Avversario che invita Gesù ad approfittare dell’essere Figlio di Dio, buttandosi giù dal pinnacolo, trasformando le pietre in pane. Come Gesù all’inizio del suo ministero deve scegliere che Messia essere, così noi dobbiamo scegliere che cristiani essere, non trovare le varie scorciatoie nella vita, anche quella del denaro, del pane, ma a guadagnarcelo col sudore e con l’impegno.
Nel deserto Gesù alla fine prenderà la decisione di arrivare fino in fondo alla sua missione, conoscendo bene il prezzo e le prove a cui andrà continuamente incontro. Ecco la Quaresima è il nostro deserto, nella città diceva Carlo Carretto, cioè in famiglia, nella comunità, un cammino cioè da fare assieme aiutandoci lungo la strada.
don Maurizio