Oggi pur festeggiando in comunità gli apostoli Pietro e Paolo, dobbiamo seguire la liturgia della 13^ domenica del tempo Ordinario che ci regala però una parola di Dio altamente significativa anche nel ricordo dei nostri patroni.
La prima lettura ci ha detto che “Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza..” Questo è bellissimo per la nostra vita, è l’affermazione che Dio vuole la nostra felicità, che è dalla nostra parte, è il nostro rifugio e la nostra forza.
Questo Dio che vuole il bene dei suoi figli appare anche nel libro degli Atti in riferimento a Pietro, laddove l’apostolo dice: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!». Cioè sii felice, riacquista la salute...
Lo stesso appare nel vangelo di Matteo, il racconto della risurrezione della figlia di Giairo. Al grande mistero e interrogativo sulla morte, Marco preferisce farci vedere l’insegnamento di Gesù, per come esso si è effettivamente svolto, fatto cioè più di gesti che di parole, per questo ci narra del miracolo … cioè vuol dirci che Gesù non è venuto tanto a spiegare la morte o i grandi interrogativi dell’uomo, ma è venuto per vincerla, certo lo farà alla fine con il dono stesso della sua vita!
Anche se tutto può dirci il contrario, come i servi della casa del capo della sinagoga: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Dobbiamo fidarci di Lui, accogliere il suo invito «Non temere, soltanto abbi fede!».
Questo Gesù che entra in casa, prende per mano la fanciulla, e la riconsegna alla vita. Come non pensare ai tanti ragazzi che pur vivi, vivaci, pieni di tutto, sono un po’ morti dentro, senza ideali, lasciati soli, bisognosi che qualcuno si prenda cura di loro, o meglio che li prenda per mano e li introduca alla vita? Questo credo sia l’appello che oggi ci fa questa Parola di Dio, questo vogliamo chiedere ai nostri patroni, gli apostoli Pietro e Paolo, ci aiutino a ritrovare più coraggio e disponibilità per un servizio educativo verso i piccoli, verso i ragazzi, verso i giovani della nostra comunità, sarà un veder rifiorire la vita, la speranza , l’amore, e assieme rifioriremo anche noi ad una vita più bella e più umana.
Don Maurizio