«Non sia turbato il vostro cuore».
Che belle e consolanti queste parole di Gesù, a cui fanno eco quelle di Giovanni Paolo II che non abbiamo mai dimenticato, quel “Non abbiate
paura”!
Sono parole che ci dicono quale dev’essere il nostro rapporto con Dio, con il Signore, ma anche con lavita, appunto non di paura, di timore-turbamento, ma di fiducia, di amicizia,di amore.
Abbiate fede in me dice Gesù anche a noi e poi la rivelazione con tre parole immense, che nessuna spiegazione può esaurire, che la teologia
deve ancora sondare. «Io sono la via, la verità e la vita».
Io sono la via: la strada per arrivare a casa, a Dio, al cuore, agli altri, alla salvezza, alla felicità, alla pienezza di vita. Molti oggi ci indicano strade, altre strade da percorrere, quante vanno a finire nella tristezza, nella disperazione, nel precipizio, strade facili, scorciatoie, ma già la Didaché, testo cristiano di un autore sconosciuto, contemporaneo ai libri del Nuovo Testamento diceva: due sono le strade, una che conduce alla vita,l’altra alla perdizione.
La strada è quel mezzo che ti mette in comunicazione,
che ti fa arrivare, che ti aiuta a non smarrirti. Quali sono le nostre strade nella vita, ci portano al Signore, alla felicità vera? O calpestiamo spesso delle scorciatoie…
Io sono la verità: non intesa come dottrina, leggi, Benedetto XVI diceva:
«Il cristianesimo, prima che un'etica, è un avvenimento dell'amore» così anche la verità che é Gesù Cristo, la sua vita. Una verità che non ha bisogno di spiegazioni, come invece pensava Pilato facendo la domanda "Che cos'é la verità?".
Io sono la vita. Una vita che vuole entrare in noi per vincere la non-vita,le paure, le rassegnazioni, il peccato che dà la morte…Gesù risorto è tutto questo, a noi accoglierlo.
don Maurizio