Siamo sempre gli stessi! Leggendo oggi il Secondo libro delle Cronache, dal quale è tratta la prima lettura, pur essendo stati scritti duemilatrecento anni fa, potemmo dire: siamo sempre gli stessi, l’Umanità è sempre la stessa! “I capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme.” Quanta infedeltà nell’umanità di oggi, dentro le famiglie con il femminicidio, con la violenza sull'altro coniuge e sui bambini, per non parlare dell’orizzonte più vasto dell’egoismo e dell’idolatria del denaro e del potere che manda a morte interi popoli, milioni di innocenti per fame e guerre. IL Signore ci vuol liberare da tutto questo male che avvelena la nostra vita. Ci offre la sua Parola come a quel tempo, abbiamo sentito “Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora.” Ma non fu ascoltato e di Gerusalemme non rimase che pietra su pietra. Che considerazione siamo oggi chiamati fare?
Da una parte che queste macerie sono già sotto i nostri occhi, potremmo dire che ci siamo, siamo in un vortice che sembra inghiottirci ogni giorno tra le spire del Male, del resto è innegabile con quello sta accadendo nel mondo … Dall’altra stando alla pagina del Vangelo, che è vera anche per noi la rivelazione che Gesù fa a Nicodemo, quella della misericordia di Dio che è più forte del male, che è una “Charitas sine modo” un amore senza misura, senza fondo …”Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Accogliamo oggi questa parola di Dio, questo invito alla conversione, già l’esser ricordati dal Signore, non dimenticati, dovrebbe essere il fondamento della nostra gioia, la gioia alla quale ci invita questa Quarta domenica di Quaresima che è appunto chiamata “domenica della Gioia”, Domenica Laetare!
Don Maurizio