Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
Citando il profeta Isaia, Gesù lancia il programma di una ecologia del cuore. Non si sofferma sui comandamenti, ma punta dritto al cuore prendendo ad esempio no dei peccati forse più gravi, la calunnia, realtà altamente “inquinante" le relazioni con il prossimo. La parola di Dio chiede una lotta senza quartiere alla brutta abitudine di scendere al pettegolezzo, a riferire critiche, a partecipare a mormorazioni contro persone assenti, a trinciare giudizi avventati. Questo è un veleno difficilissimo da neutralizzare, una volta diffuso.
S. Filippo Neri diceva che questo peccato è gravissimo perché è impossibile ritirare mormorazioni e calunnie una volta che sono uscite dalla bocca. Ci viene chiesto dia vere più cuore, più misericordia, proprio pensando alla paziente misericordia che il Signore ha verso di noi. Scrive San Antonio nei suoi sermoni. “...La calunnia (la detrazione) è una malattia per la quale, come per una via, la morte arriva all'anima … «Ha agito con inganno - dice il profeta - e così la sua iniquità è divenuta odiosa» (Sal 35,3), perché ha amato la calunnia”
don Maurizio