Il messaggio delle pagine evangeliche di queste prossime domeniche, tratte dal capitolo sesto di Giovanni sul tema del pane ci invitano a guardare anche da questa “angolatura” alla grande festa dell’assunzione di Maria al cielo che troviamo in calendario nel cuore dell’estate, quasi a premessa delle due prossime domeniche del tempo ordinario. Nella prima domenica troveremo questa frase di Gesù: «Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Beh! Possiamo dire che Maria si è cibata di questo pane e non solo dell’Eucaristia.
Ella, «Primo tabernacolo della storia»: può essere vista come una definizione mariana nuova, ma in verità già i Padri della Chiesa nei primi secoli videro questo legame. Infatti scriveva Sant’Ireneo che "chi non capisce la nascita di Cristo da Maria, non può capire nemmeno l'Eucaristia". E per sant'Efrem, Maria "ci ha dato il Pane che conforta, al posto del pane che affligge datoci da Eva. Maria canta quei « cieli nuovi » e quella « terra nuova » che nell'Eucaristia trovano la loro anticipazione. E don Tonino Bello canta: “Santa Maria, donna del pane, da chi se non da te, nei giorni dell' abbondanza con gratitudine, e nelle lunghe sere delle ristrettezze con fiducia, accanto al focolare che crepitava senza schiuma di pentole, Gesù può aver appreso quella frase del Deuteronomio (8,3), con cui il tentatore sarebbe stato scornato nel deserto:" Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"? Ripetici quella frase, perché la dimentichiamo facilmente”. Incontreremo anche la domanda che Gesù fece ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna». Poi in verità Simone, gli altri lo tradiranno e abbandoneranno. Maria no, resterà lì, unica, fin sotto la Croce; per questo la Chiesa da sempre l’ha contemplata anche Beata in pienezza, glorificata, assunta come il Figlio, in cielo.
don Maurizio