La parola di Dio di questa domenica ci parla della logica del Regno. Quel “Fra voi non sia così” dell’evangelista ci ricorda che tra credenti le relazioni, i rapporti sono diversi dalla logica del mondo, devono tendere alla logica-sapienza del Vangelo.
Oggi Giacomo ci invita a non porre la nostra sicurezza, il senso della nostra vita nelle ricchezze, in quel volere sempre di più che soffoca lo spirito, sradica i valori nei quali siamo stati educati. Il Vangelo ci chiede invece di riflettere sul rischio sempre attuale, specialmente in ambito religioso, di dire quel “non è dei nostri” di chiudersi in una setta, di non accogliere sensibilità diverse che non sono un problema, ma ricchezza, varietà operate dallo Spirito.
In questo nostro tempo che vede dei segnali di regressione in vari campi del vivere sociale, fino ad arrivare a derive di vero e proprio razzismo, la scommessa della Chiesa sta ancor di più nel coniugare le diversità. In fondo lo stesso Gesù aveva operato con i dodici una scelta di questo genere. Pensiamo a Pietro, a Giovanni, a chi tradì, agli arrivisti.
La pazienza e la compassione di Cristo raccoglie e ricompone in unità offrendo a tutti al salvezza. Ecco il nostro compito, forse è proprio questa diversità lasciata a se stessa senza indirizzi e discernimento quell’emergenza educativa che i vescovi italiani, ma ancor prima Papa Benedetto ci invitano a prendere a tema perché diventi progetto pastorale e sogno condiviso.
don Maurizio