Oggi il Vangelo ci illustra in modo chiaro due modi di “essere religiosi”, uno negativo, in cui ci descrive come non devono essere i seguaci di Cristo; l'altro, positivo, in cui ci viene proposto un ideale esemplare di cristiano.
Nel primo caso Gesù addebita tre gravi difetti. Il primo è l’esser vanitosi: "amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti". Ognuno di noi ha i suoi “spazi di vita” e le sue “vesti sociali”…La seconda accusa, che muove loro Gesù, è l'avidità: "divorano le case delle vedove", sfruttandone l'ospitalità e la generosità... La terza accusa è l'ipocrisia: gli scribi "ostentano lunghe preghiere", esibiscono una grande devozione…ma con una falsità che ha separato la preghiera dalla giustizia, in altre parole non si può rendere culto a Dio e arrecare danno ai poveri.
L'altra falsità consiste nell'illudersi di amare Dio e il prossimo, mentre invece non si ama che il proprio miserabile io: la propria vanagloria…Il secondo caso è un’immagine all’interno del tempio dove mentre i ricchi gettano laute oblazioni, suscitando l'ammirazione dei presenti e forse degli stessi discepoli di Gesù vede una povera donna, vedova, che ha consegnato in offerta appena due spiccioli, di ben poco valore. Ecco Gesù che coglie in questo fatto un profondo insegnamento, non abbiamo diritto di pensare che per la nostra apparente generosità noi ci procuriamo il favore di Dio, la fama degli uomini…solo la vedova mettendosi all’ultimo posto, riconosce che solo al Signore spetta il primato; lei si sente da lui totalmente amata e lo riama totalmente. Delle due monetine avrebbe potuto tenersene una, (era tutto quello che aveva) ma a lei non piace fare a metà con Dio: si priva di tutto, a costo di fare la fame e di non avere neanche il pane per quel giorno, di andare incontro a patimenti. Gesù oggi con questo vangelo ci fa osservare il “come”, ….come la folla gettava le monete nel tesoro". E il come della vedova …Il "come", per Gesù, pesa più del "quanto". E il nostro “come” nella vita di fede ha il peso specifico di ciò che Gesù dice della donna: «Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere»?
don Maurizio