Che posto ha Gesù nella mia vita? Potrebbe essere questa la domanda che la parola di Dio ci suggerisce in questa 23° domenica del Tempo ordinario. Ha un posto di riguardo o di retroguardia in quei ritagli di vita e di giornata che mi avanzano? Nella vera prospettiva di fede non possono esistere compromessi né riduzioni poiché Gesù ci dice: “Chi non è con me è contro di me”, in altre parole non si possono fare tagli al vangelo, censure, prendere solo ciò che ci piace… Oggi la mentalità del mondo ci ha spinti a rifiutare tutto ciò che costa sacrificio, il tutto e subito, e non a scapito nostro, sembra essere l’unica regola del “gioco di vita”, per questo la richiesta di amore che Cristo fa oggi nel Vangelo ci suona male, forse fastidiosa, sembra una pretesa assurda e inumana da parte Sua.
Queste sue parole ci bruciano, “sono difficili, perfino pericolose se capite male, ma a capirle a fondo sono bellissime. Sembrano una crocifissione e sono una risurrezione del cuore. Spezzano la conchiglia per trovare la perla.” In fondo in fondo Gesù ci dice: «io posso darti più di tutti gli affetti della famiglia... Io ho qualcosa di più bello delle esperienze più belle che puoi fare sulla terra, io solo posso farti rintracciare la felicità. Io solo». Accogliere questa “pretesa” di Gesù, questa sfida, è la strada per rigenerare le nostre relazioni, per far entrare quella novità di vita nel tran tran quotidiano, per soppiantare la stanchezza anche nell’amare … Gesù vuole entrare nella nostra vita per aggiungervi un valore, per incrementarla, non per impoverirla. Scrive infatti l’apostolo Paolo nella seconda Lettera ai Corinzi: "Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà". E’ indubbiamente un’altra logica, di cui espressione è l’affermazione: Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
La Vergine Maria, l’Addolorata, che contempliamo forte nel suo dolore, si è presa addosso la sua croce, intimamente legata al Figlio, al suo destino di sofferenza e di gloria … Lei ci sostenga nel nostro cammino di vita cristiana.
don Maurizio