“Gesù salì sulla montagna”, scrive l’evangelista Matteo, certamente il suo scopo è per farci vedere Gesù anche come novello Mosé, ma forse anche per suggerirci che dall’alto l’orizzonte si amplia, è possibile vedere la vita nella sua profondità, vedere ciò che ci circonda in un altro modo, da un’altra visuale.
E dall’alto, con queste parole, Gesù davvero “ apre” l’orizzonte della vita umana, da quella ristrettezza condizionata dal peccato e dall’ egoismo, al desiderio e al sogno di Dio su ciascuno di noi. Dall'alto si può vedere la vita con un orizzonte largo, quello che spesso nella vita ordinaria perdiamo. Quante volte infatti riduciamo tutto alla nostra angusta prospettiva, “esiste quello che vedo e tocco io, perché vedo ed esisto solo io, le mie sensazioni, quello che ho, che vorrei, che mi è successo.
L'orizzonte si restringe e si riempie di paure, di rancori, di inimicizia.” Ecco la bellezza del messaggio odierno di questa pagina delle Beatitudini, il “monte” dal quale Gesù ci parla non è lontano, non è inaccessibile, non è impossibile per le nostre forze, è quanto mai vicino, è il mio cuore, è la testimonianza evangelica del fratello che vive con noi e che martedì sera con i diaconi ho avuto la grazia di ascoltare, quell’incontro è stato a detta di tutti “il monte” della testimonianza che veramente Dio ci ama, che la sua verità conquista, che la sua misericordia è infinita. Non è facile far nostra oggi questa pagina, sono parole, immagini che stridono con il nostro vissuto, con la logica del mondo, con l’allegrezza del nostro tempo, eppure solo queste indicazioni di Gesù ti danno alla vera felicità.
E’ bello notare come Gesù non fa un elenco di doveri, di opere da compiere, di condizioni da rispettare, di regole da osservare, ma ci suggerisce come trovare ciò che cerchiamo, come essere felici. Gesù prende sul serio questa domanda di felicità di ciascuno, egli aveva davanti agli occhi ormai da più giorni quella folla di persone che lo seguivano e cercavano appunto un senso alla loro vita, una parola che li salvasse, che li riscattasse, cercavano la loro felicità … e propone la sua idea che di lì a poco avrebbe tradotto per sempre in ogni gesto della sua vita.
Certo a noi sembrano parole e verità irreali, potemmo dire che sono anche belle ma praticamente impossibili. Invece con Lui sono possibili, cominciando a far nostra proprio la prima Beatitudine, e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta. (cfr. Lc 12,31b)
don Maurizio