"Io non ti dimenticherò mai.": è la solenne, consolante promessa di Dio che leggiamo, oggi, nel passo del profeta Isaia che la liturgia della Parola ci offre in una Eucarestia domenicale che è tutta un inno alla tenerezza del Padre.
Tenerezza che ha tutte le caratteristiche della madre, di chi dà la vita. Di chi porta in grembo la sua creatura.
In altre parole ci viene fatta la rivelazione di Dio come provvidenza, modulo attraverso cui Egli abita e accompagna la nostra vita. " Non lascerà vacillare il tuo piede", recita il salmo 120, non si addormenterà il tuo custode. Non si addormenta, non prende sonno il custode di Israele..." ecco chi è Dio, colui che ci custodisce nel suo amore.
Ma in verità il Signore non dimentica, non ci perde mai di vista, il suo amore veglia sempre anche se a noi sfugge tante volte il come.
E allora davvero non dovremmo preoccuparci più di tanto perché alla fine la Vita vince, la primavera ha la meglio sull’ inverno … mi ha fatto pensare quell’albero già fiorito, rivestito di bianco sulla via Palmanova e siamo ancora in febbraio.
Se la provvidenza di Dio ha attenzione per le più piccole creature (gli uccelli del cielo e i gigli del campo) quanta più avrà per i suoi figli.
Dio attende da noi una risposta di amore, cioè che lo mettiamo al primo posto, che non lo barattiamo con le logiche egoistiche del denaro, del successo, dell’apparenza, del possesso sfrenato.
Vi voglio sereni e in pace, sembra dirci il Signore, perché davvero come ci ricorda Gesù, « a ciascun giorno basta la sua pena».
don Maurizio