Venerdì 3 aprile il Consiglio presbiterale e Diocesano riunito in seduta congiunta ha approvato che l’Arcivescovo Metropolita di Gorizia istituirà il 12 aprile, Pasqua di Risurrezione, un fondo di solidarietà straordinario per chi perde il lavoro. La Pasqua è un dono per tutte le donne e tutti gli uomini, una Speranza che va annunciata a tutti e in particolar modo a chi sta vivendo la disperazione della perdita del lavoro.
La crisi economica in corso non sta purtroppo risparmiando la nostra piccola Diocesi. Numerose imprese stanno mettendo in mobilità, cassa integrazione ordinaria e straordinaria decine e decine di lavoratori dipendenti, ma anche i piccoli lavoratori autonomi si troveranno invischiati in una crisi economica. Come ci ha ricordato più volte il Papa Benedetto XVI la crisi è originata dall’avarizia e dall’idolatria del denaro. L’origine della crisi non è da cercarsi da scelte tecniche delle istituzioni della finanza e degli organismi di controllo e della politica, ma l’aver aderito ad un modello culturale allettante che fa riferimento al libero mercato. Questo modello è orientato soltanto alla ricerca della massimizzazione del profitto e della ricchezza ottenibile soltanto con un modello sociale in cui ci sia poco stato e tanto mercato.
Serve quindi un cambiamento del nostro stile di vita più attento alla solidarietà, alla condivisione, alla riduzione degli sprechi e al rispetto dell’ambiente. Dobbiamo cambiare il nostro modello culturale non più orientato alla ricerca del profitto, ma a creare relazioni e comunità solidali. Concretamente nelle nostre comunità dobbiamo rafforzare le reti di solidarietà verso le persone più povere moltiplicando gesti di gratuità e pratiche di condivisione. Il Santo Padre ci ha esortato ad aprirsi alla solidarietà tra le famiglie e le comunità, come requisito per uscire dalla crisi.
Il fondo sarà costituito da una dotazione iniziale della Diocesi e sarà alimentato da offerte delle parrocchie, di istituzioni private e di singole persone.