Sarebbe stato un po' fuori luogo quest’anno il canto scout “Al chiaror del mattin” con quel passaggio…”Se la pioggia cadrà e tutto bagnerà”, infatti sono state tutte giornate baciate dal sole quelle del campo estivo per il Gruppo Gradisca 1°.
Nella suggestiva cornice dei monti di Cesclans, sopra il lago di Cavazzo, la pace e la serenità hanno regnato, ad eccezione dell’incendio della Val Raccolana che ha comportato il sorvolo a bassa quota per diverse giornate dalle sei del mattino all’imbrunire di diversi canader dei Vigili del Fuoco che andavano ad abbeverarsi nelle acque del lago. Il campo si è sviluppato per i lupetti nelle vacanze di branco nel villaggio “Aldo Braida” del Cuel dal Nibli, dove c’era pure un altro branco numeroso veneziano e per il reparto nel soprastante bosco, sotto le tende, a contatto con la natura. Infine il clan era diviso un po’ qua e un po’ là per i servizi nelle unità, ma ritrovandosi a sera per la cena e per un’uscita comunitaria dove si è verificato il cammino personale nella comunità e gli impegni futuri. Mentre l’Eucaristia di apertura e chiusura è stata garantita dalla disponibilità dell’Assistente del Mira 1°, l’accompagnamento delle giornate ha visto la continua presenza di don Giulio che ha fatto un po’ il suo battesimo scout e per tre giorni anche quella del parroco per il colloquio e il ministero della riconciliazione.
Ci si potrebbe chiedere che cosa rimanere alla fine dei campeggi estivi, eventi che richiedono tanti investimenti di tempo, forze umane e disponibilità. Qualcosa di bello e prezioso rimane sempre in quanto questa esperienza in particolare è uno stile di vita che aiuta a comprendere che tipo di persone siamo, nel senso che in quest’avventura si dimostra l’apertura a Dio, agli altri, al creato. Anche per la maggior parte dei ragazzi inseriti nelle associazioni il tempo delle vacanze è tempo di dimenticanze, anche degli appuntamenti di fede, al campo recuperano la preghiera del mattino e della sera, quella dei pasti, l’occasione per parlare con l’assistente, il poter accostarsi in modo amichevole al sacramento della riconciliazione, l’eucaristia vissuta in modo più semplice e significativo. In fondo un piccolo aiuto per temer presente il Signore durante la giornata, come presenza reale che ci accompagna di giorno in giorno, sopratutto nel mondo degli affetti e delle relazioni con gli altri. Da queste righe un ringraziamneto ai genitori che nell'affidare i loro figli ripongono grande fiducia nei capi e nel metodo scout, a tutti i capi per aver investito aprte delle ferie e vacanze in un lavoro non da poco.