Davvero un bell’incontro natalizio quello dei Ragazzi Caritas con l’Arcivescovo, probabilmente il più bello fin qui organizzato, pur con un calo di partecipazione dovuto forse al cambiamento di data.
Il primo momento si è svolto presso il Palazzetto dello Sport dove i ragazzi, accolti da don Paolo Zuttion, direttore della caritas diocesana, hanno assistito a uno spettacolo teatrale molto divertente e coinvolgente che ha rubato la loro attenzione.
Quindi, dopo il saluto alla rappresentanza del Comune, alla quale don Paolo ha rinnovato i ringraziamenti per l’ospitalità, i ragazzi hanno depositato i loro piccoli risparmi, frutto del cammino d’Avvento, per i bambini i cui genitori sono in difficoltà o rimasti senza lavoro, particolare non poco educativo in un orizzonte, quello odierno dove c’è il rischio che ognuno pensi per sé, lasciando poi il loro autografo sul lungo striscione con raffigurate tre barche, in ricordo dei profughi di Lampedusa.
Quindi, il corteo guidato da un favoloso suonatore di zampogna, ha attraversato la zona pedonale di Piazza Unità e la via Bergamas che porta al duomo, qui hanno vissuto una piccola liturgia e ascoltato la parola dell’Arcivescovo che poi ha donato loro un piccolo Gesù Bambino. Un segno particolare era stato messo al centro dell’incontro dei ragazzi, poi portato in processione fino al Duomo, la croce di Lampedusa, costruita con i legni dei barconi della morte.
E monsignor Carlo nel suo intervento ha ricordato anche i bambini di Lampedusa…
All’uscita dal duomo gli scout hanno offerto a tutti una fetta di panettone a coronamento di un bel pomeriggio, un’iniziativa preziosa della caritas diocesana che meriterebbe l’attenzione di tutte le realtà ecclesiali che sono al servizio dei ragazzi per vivere davvero un momento di diocesanità.
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