Si è rinnovata una giornata ancora fortemente spirituale con la partecipazione di un migliaio di fedeli e segnata da due solenni celebrazioni, una al mattino che ha visto partecipe anche la Schola Cantorum dell’Abbazia di Rosazzo (il servizio: http://www.natisone.it/messe/messe872.htm).
Alla sera la Messa solenne di chiusura, annunciata da un festoso scampanio, è stata accompagnata con maestria dal coro parrocchiale che ha eseguito brani tratti da testi di Giovanni Paolo II ed è stata presieduta da Padre Enzo Poiana che in un’appassionata omelia ha illustrato il valore della parola annunciata e testimoniata, tanto da sollecitare, nella prima Chiesa, la nascita di nuovi carismi e ministeri per la sua salvaguardia, per il suo primato in primis per gli apostoli. Padre Enzo si è detto felice di poter venerare, a distanza di pochi giorni da un’analoga celebrazione nella Basilica patavina, la Reliquia di papa Giovanni Paolo II che è stato l’uomo, il servitore della Parola, una a parola che ha annunciato in tutto il mondo e che ha fatto di lui il papa e ora il Santo missionario del Vangelo.
Una parola che sempre più, nel tempo della malattia e del finire della sua esistenza, si è trasformato nell’eloquenza dei gesti, dai quali peraltro essa dev’essere sempre accompagnata. Incontri personali, sofferenze fisiche e spirituali, doni inaspettati per la propria vita, hanno caratterizzato anche questa giornata dell’ostensione, un dono che misteriosamente continua ad accompagnare questi eventi spirituali e caratterizza il nuovo Santo soprattutto come il Papa della Misericordia.
A conclusione della celebrazione il parroco a nome della comunità gradiscana ha donato a Padre Poiana un prezioso volume fotografico riguardante i momenti salienti della vita del Papa polacco.
Una fila interminabile di fedeli si é poi accostata al Rettore della Basilica del Santo per baciare con commozione e fede la Reliquia del papa.