Grande partecipazione nella festa della presentazione di Gesù Bambino al tempio, giornata in cui si sono festeggiati i figli e quindi la vita. "Non si può non amare la vita" diceva lo slogan di quest'anno e non solo perché è il primo e il più prezioso bene per ogni essere umano, ma perché è quel mistero che lega l'umanità al Mistero di Dio creatore. Dall'amore scaturisce la vita e la vita desidera e chiede amore. Per questo la vita umana può e deve essere donata, per amore, e nel dono trova la pienezza del suo significato, mai può essere disprezzata e tanto meno distrutta". Questi in sin
tesi i pensieri che hanno caratterizzato l'omelia del parroco rivolta agli adulti che partecipavano al rito pomeridiano della candelora assieme a oltre cento bambini, tra i quali tanti quelli battezzati nel corso dello scorso anno e di età diversa, che hanno creato una specie di "viva base musicale" durante tutta la liturgia. Un momento gioioso per la comunità che nel corso dell'anno non solo festeggia la famiglia, ma tutte le sue componenti per richiamare in modi diversi questo bene, valori oggi messi continuamente in discussione nella società . Durante la liturgia c'è stata la benedizione delle candele e alla fine una benedizione speciale su tutti i bambini e la consegna di un angioletto con la preghiera all'Angelo custode.
A.T.