La Comunità Capi
La Comunità capi ha avuto la gioia di salutare alcuni ingressi che quest’anno l’arricchiscono e rendono possibile il rafforzamento del servizio educativo nelle branche. Nel corso di un breve incontro nella Cappella dell’Oratorio Coassini, si è svolto il rito di accoglienza, premessa a un lavoro delicato, oggi quanto mai difficile, impegnativo, ma sempre entusiasmante, quale è quello educativo. Sono quanto mai espressive per dei Capi le parole di Baden Powell "lasciare il mondo migliore di come l'abbiamo trovato" e questo mondo che è la persona di ogni lupetto, di ogni scout, di ogni rover, il loro cuore, ha bisognoso di essere amato, capito, accolto, educato. Con la coscienza però, ha ricordato nel suo breve intervento l’Assistente del Gruppo, che il vero educatore è Dio, è Cristo con il suo Vangelo, guai dimenticarsi della sua presenza del suo riferimento, della sua centralità nel servizio educativo, in altre parole ogni comunità Capi è tale se è cosciente che c’è sempre un Capo “aggiunto”, o meglio che ci precede, il Signore Gesù. Questo nella piena coscienza che siamo immersi in un tempo che vede la storia e con essa il complesso delle dinamiche ed agenzie educative gravemente frammentate, è necessario quindi cogliere le realtà, i segni positivi, interpretarli e orientarli in un progetto di autenticità. L’appiattimento della persona, a partire dai ragazzi, nella nostra società, ci richiama invece a cogliere l'unicità della persona stessa che reclama approcci sempre nuovi, nei quali cuore e intelligenza ricerchino strade più adeguate alle mutate condizioni. Tra queste difficoltà si muove l'educatore, il capo scout, cui spetta la genialità dell'intuire, creare, risolvere in modo originale situazioni inedite che ad ogni ripresa di vita associativa, ma direi ad ogni passo si presentano. Per questo anche i capi sono invitati a cogliere le più svariate occasioni per l'aggiornamento personale e così pure l’appuntamento mensile dell’adorazione eucaristica comunitaria che si terrà in duomo. Una sosta per tutti gli operatori pastorali e per chi lo desidera, per disporsi all’ascolto, al silenzio, nel mettere nelle Sue mani, condividendolo, il nostro impegno in comunità.
A.T.