Una giornata ricca e bella è stata quella di domenica scorsa a Gradisca d’Isonzo con la presenza dell’Arcivescovo Dino che ha celebrato a San Valeriano l’Eucaristia nella giornata nazionale per la vita. Ad una chiesa gremita, ricca del vociare dei tantissimi bambini e neonati presenti con i loro genitori, e dei bambini della Carovana che si preparano alla Messa di Prima Comunione, il celebrante ha richiamato i grandi temi del messaggio dei vescovi, "Servire la Vita". I figli sono una grande ricchezza per ogni Paese: dal loro numero, dall’amore e dalle attenzioni che ricevono dalla famiglia e dalle istituzioni emerge quanto un Paese creda nel futuro. Se il mio bastone potesse essere come quello di Harry Potter, ha detto il vescovo, indicando il pastorale che teneva in mano, e facesse sparire tutti i bambini della comunità, che povera che sarebbe Gradisca.
“Chi non è aperto alla vita, non ha speranza”, ha poi proseguito, “gli anziani sono la memoria e le radici: dalla cura con cui viene loro fatta compagnia si misura quanto un Paese rispetti se stesso. La vita ai suoi esordi, la vita verso il suo epilogo. La civiltà di un popolo si misura dalla sua capacità di servire la vita. I primi a essere chiamati in causa sono i genitori. Lo sono al momento del concepimento dei loro figli, ma poi per tutta la vita da madri e padri, che non si nasce ma si diventa…” Bello è stato infine il segno preparato dalla comunità di san Valeriano per tutti i bambini, un angioletto con la preghiera dell’Angelo di Dio, a tutti è stato donato dalle mani di monsignor De Antoni, che alla fine ha posato per l’immancabile foto di gruppo.