LA GIOIA DELLA PRIMA COMUNIONE
Che cosa state provando?
Li stiamo attendendo, certo si aspettano di vivere questo incontro importante con il Signore, ma non meno con noi che siamo chiamati a renderlo presente nella nostra vita, ce lo dirà Gesù Cristo nel vangelo dell’odierna festa dell’ascensione.
Queste parole dettate con il cuore, mentre in una chiesa stracolma di fedeli si attendeva l’ingresso della processione dei 34 bambini della Prima Comunione, le ha rivolte dall’altare ai genitori il parroco, per far tesoro e offrire a Dio il ricco cammino di iniziazione cristiana che,
ci si augura, è chiamato a durare.
Non c’è spazio ha sottolineato don Maurizio per il ricordo nostalgico della nostra ormai lontana prima comunione, oggi il Signore ci chiede in maniera forte e decisa:
Tu come vivi l’incontro con me, che cosa ne hai fatto del dono della fede, come eserciti la tua responsabilità di educatore alla fede?
Questo dialogo ha creato, nel silenzio dell’assemblea un clima adatto ad accogliere i bambini che cominciavano ormai ad entrare ed a presentarsi con l’eccomi, chiamati dal sacerdote, uno ad uno per nome.
E’ stata la Messa delle prime comunioni di quest’anno una celebrazione sentita, per la prima volta cantata interamente solo dai bambini e dai loro genitori che nei giorni precedenti si erano ritrovati anche per le prove di canto, anche se per i bambini il repertorio era già conosciuto e andato realizzandosi durante tutto il percorso catechistico, come uno dei filoni della stessa catechesi. Significativo l’offertorio che oltre al pane e al vino ha visto portare all’altare anche un paio di sandali che stavano a simboleggiare il desiderio di mettersi in cammino con il Signore, di seguire la buona novella del suo Vangelo e ancora di una lanterna a significare l’impegno ad essere luce per gli altri.
Don Maurizio riferendosi alla solennità dell’ascensione ha detto ai bambini che Gesù è salito sì al Padre ma non è sparito, Lui ci ha lasciato la Chiesa-comunità, ci invita ad aggiungere una stanza alla nostra casa, questa è indubbiamente la chiesa, ma presto anche l’Oratorio, la casa della comunità dove potremo continuare a conoscere ed incontrare l’amico Gesù e i nostri amici.
La conclusione della liturgia si è trasformata in un commosso ringraziamento, da parte dei genitori ai “preziosi e bravissimi giovani catechisti” che hanno fatto sognare i nostri figli e noi.
Per tutti, i genitori, hanno riservato un dono personale, poi il ringraziamento al parroco ideatore di questo cammino e infine don Maurizio prendendo al parola ha fatto gli auguri alle mamme mentre due bambini portavano a tutte una rosa come segno di affetto nella loro festa.
Questa domenica tutti rivivranno ancora la prima comunione in modo più semplice ma nello stesso tempo solenne con la comunità della domenica, che per motivi di capienza della chiesa era stata in qualche modo esclusa, per deporre poi, dopo la processione del Corpus Domini, l’abito bianco che ormai deve diventare una realtà spirituale e uno stile di vita.
A.T.