Tragica la testimonianza di alcuni migranti del barcone divenuto bara per 25 persone:
"Gridavano per uscire dalla botola ma venivano ributtati giù. Chiedevano aiuto perchè non avevano ossigeno. Uno di loro è riuscito a uscire ma alcuni uomini lo hanno preso e lo hanno gettato in mare dove è annegato".
Mentre "Lampedusa accoglienza", la coop che si occupa della gestione del Cie dell'isola, offre quel minimo di dignità umana, anche se dopo morti, alle salme con una bara e quello che ne consegue, non é altrettanto per la società italiana, distratta dall'agosto delle ferie, ma ancor di più da una assuefazione alle tragedie e a quella degli immigrati in particolare.
Stiamo perdendo la nostra umanità, pensiamo solo a noi stessi, l'intervento dell'assessore regionale ad esempio guardava a questo quando diceva "la morte dei 25 immigrati clandestini è stata quasi certamente provocata da asfissia e non da altre cause ascrivibili a patologie infettive".
Forte come sempre il monito del Vescovo di Mazara del Vallo: “Quei corpi ci devono far riflettere di cosa è un uomo e di quanto infinitamente vale”..“Non si può rimanere insensibili davanti a quei cadaveri recuperati dentro una stiva di un barcone”.
Il Vescovo, Mogavero, componente della commissioni per le migrazioni della Cei, ha aggiunto:
«Questa tragedia evidenzia il senso dell’uomo che decade, che muore proprio nel momento in cui cerca una vita migliore. Quei corpi ci devono far riflettere di cosa è un uomo e di quanto infinitamente vale. Oggi più che mai il tema dell’accoglienza diventa prioritario, perché riguarda tutti, cristiani e non e ci impone una riflessione profonda per porre la necessaria e giusta attenzione internazionale verso gente che è in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla povertà e che, su un barcone di fortuna, va in cerca di serenità e di pace e che, oramai troppo spesso, trova invece la morte».
Con questo spirito e motivazione, per chidere al Signore che ci renda sensibili all'Uomo, pena l'insignificanza del Vangelo che annunciamo, domenica prossima 7 agosto, alle ore 19.00 in Duomo sarà celebrata la santa Messa che avrà anche il carattere di suffragio per queste vittime.