Nella ricorrenza del centenario della morte di don Giovanni Battista Coassini, la comunità ha ricordato la figura di questo giovane sacerdote, morto in odore di santità, a soli 24 anni, con un concerto di musica sacra, tenutosi in Duomo, sabato scorso, 14 aprile. Sono stati eseguiti brani di alto valore espressivo che hanno spaziato da Mozart a Bach, da Vivaldi a Mendelssohn, a Faurè, a Duruflè.
Esecutori impeccabili, l’orchestra della Saccisica di Piove di Sacco (PD) e la corale Synphònia di Gris Cuccana (Bicinicco,UD) diretti con competenza dal Maestro Devis Formentin. Nell’introduzione all’ascolto don Maurizio, da sempre attento a questo genere di manifestazioni culturali, ha voluto sottolineare l’importanza di una Comunità che si ritrova riunita per gustare non solo il piacere dell’ascolto, ma anche quello dello stare insieme.
Il repertorio musicale che ci viene questa sera proposto – ha detto il parroco – è una proclamazione solenne della nostra fede nel Signore morto e risorto, che i più grandi musicisti europei hanno saputo affidare all’arte del suono e del canto, lasciando come patrimonio all’intera umanità il pathos e la gioia dello straordinario evento della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù. Citando anche alcune parole di un intervento, al recente Convegno di Aquileia, del Vescovo di Adria-Rovigo Mons. Soravito ha proseguito: “La fede è dono e impegno per tutti a trasmetterla in ogni modo (quindi anche con la musica, l’arte e quant’altro) dentro un mondo, il nostro, che accanto a segni di ricerca spirituale, vive nuove e forti forme di indifferenza religiosa, un soggettivismo che induce molti cristiani a vivere la propria fede in modo individuale e privato, senza appartenenza ecclesiale”.
Questa sera - ha ancora sottolineato il parroco –il fatto di esserci convocati è già un segno, una risposta a questo disagio che solo insieme potremo superare. E, in effetti, chi ha potuto partecipare al concerto, ascoltando brani come l’Ave Verum, l’Ubi Caritas, il maestoso e solenne Credo di Vivaldi e la stupenda Cantata N.4 di Bach, ha sentito sussultare il proprio cuore (povero cuore bradicardico, sempre meno capace di dilatarsi nella gioia!) ed ha percepito, nel silenzio assoluto dell’assemblea, come una sensazione di compartecipazione e di unità. Ascoltare buona musica, godere del piacere di ascoltarla insieme, scambiarsi, al termine dell’esecuzione, entusiasmo, opinioni, idee, fa bene alla mente, all’anima, alla relazione vicendevole e persino al corpo. E’ un po’ sperimentare, concretamente, l’augurio post-Pasquale che Gesù continua a regalare ai Suoi, e in loro, a noi, quasi a voler rafforzare la fede in Lui e a liberarci dalla caliggine del dubbio –Pace a voi! – dove la parola “Pace” che traduce “Shalom” è fortemente riduttiva rispetto al termine ebraico che evoca sì, la pace, ma che racchiude in sé una forza prorompente: è gioia , è amore, è speranza, è sole e pioggia, canto di uccelli, bellezza, Paradiso……E’ come se Gesù, col suo “shalom” volesse stringere ogni uomo in un abbraccio confortante, liberatorio, capace di vincere ogni paura; un abbraccio che dà pace, ma non quiete; un abbraccio che ci rimette in movimento con forza rinnovata e con la profonda serenità, questo sì, di chi è consapevole dei propri limiti, ma che sa che Dio è capace di scrivere dritto anche sulle righe storte!
Bravi tutti gli interpreti che hanno riscosso prolungati e sentiti applausi e ai quali don Maurizio ha offerto, in segno di gratitudine, il libro sulla vita di don G. Battista Coassini .
Alfreda Molli
Il servizio completo del concerto è stato eseguito da Aldo Taboga - web master del sito www.natisone.it - che qui ringraziamo per la disponibilità.