L’opuscolo, pubblicato in occasione dell’inaugurazione della rinnovata Casa Canonica del Duomo gradiscano, dedica alcune note alla storia del fabbricato – tra i più antichi di Gradisca -, illustra i delicati passaggi del recupero architettonico, nonché il restauro conservativo dell’affresco “Crocefisso e Santi”, databile tra il XVI-XVII secolo, situato proprio nell’Ufficio parrocchiale.
Del restauro conservativo propone alcuni particolari dell’affresco prima e dopo l’esecuzione delle diverse fasi di attività, quali il consolidamento, il descialbo a bisturi, la pulitura, la stuccatura, il ritocco. Infine l’integrazione pittorica, che è stata eseguita ad acquerello per velatura nelle piccole lacune, mentre nelle aree più ampie è stato scelto il rigatino.