Il libro “San Valeriano: storia di una chiesa di periferia” realizzato a quattro mani da Luigi Murciano e Ada Spessot, ripercorre i primi quarant’anni della storia della chiesa di San Valeriano.
Una storia che ufficialmente nasce il 10 dicembre 1967 con la posa della prima pietra avvenuta alla presenza dell’arcivescovo di Gorizia mons.Pietro Cocolin, ma che inizia già nel 1964 quando il sacerdote don Sante trovò grande aiuto dal Corpo Forestale, che gli vendette a buon prezzo diverse tonnellate di larice, necessarie per realizzare i pannelli dell’originaria “Chiesa-baracca”.
L’opera mette in luce l’importante ruolo sociale ricoperto dall’edificio religioso, che non rappresenta solo il luogo di culto, ma anche il riscatto della popolazione dei borghi.
E insieme alla storia della comunità di San Valeriano, il libro delinea anche le figure sacerdotali che si sono succedute.
Prima don Sante Gobbi, il “sacerdote – operaio nella vigna del Signore”,
don Silvano Pozzar , “il parroco del dialogo con i lontani”,
don Fausto Furlanut “parroco della spiritualità”,
don Igino Pasquali “parroco della comunione”,
don Maurizio Qualizza “parroco dell’attenzione al nuovo tessuto sociale”.
Non mancano riferimenti all’opera pastorale delle sorelle della comunità Loyola e del diacono permanente Renato Nucera, laici al servizio della Chiesa.